La conoscenza umana ha inizio attraverso i sensi, e lo scrittore di narrativa inizia laddove inizia la percezione umana. Agisce attraverso i sensi, e sui sensi non si può agire con delle astrazioni. Alla maggior parte delle persone riesce molto più facile enunciare un’idea astratta anziché descrivere e quindi ricreare un oggetto che hanno davanti agli occhi. Ma il mondo dello scrittore di narrativa è colmo di materia ed è proprio questo che gli scrittori di narrativa principianti sono così restii a creare. Il loro interesse precipuo va ad idee ed emozioni disincarnate. Hanno la tendenza ad essere riformatori e a voler scrivere perché ossessionati non da un storia ma dal nudo scheletro di qualche concetto astratto. Sono consapevoli di problemi, non di persone, di questioni e di temi, non dell’ordito dell’esistenza, di anamnesi, e di tutto quello che sa di sociologia, anziché di quei particolari di vita concreti che danno realtà al mistero della nostra posizione sulla terra.
I manichei separavano spirito e materia. Per loro tutte le cose materiali erano male. Ricercavano lo spirito puro e tentavano di avvicinare l’infinito direttamente, senza alcuna mediazione della materia. Lo spirito moderno non si discosta di molto, e per la sensibilità che ne è contagiata è difficile se non impossibile scrivere narrativa, perché la narrativa è più che mai un’arte basata sull’incarnazione.
[…] La narrativa riguarda tutto ciò che è umano e noi siamo fatti di polvere, dunque se disdegnate d’impolverarvi non dovreste tentare di scrivere narrativa. Non è cosa abbastanza nobile per voi.
Chi è senza speranza non solo non scrive romanzi ma, quel che più conta, non ne legge. Non ferma a lungo lo sguardo su nulla, perché gliene manca il coraggio. Il miglior modo per piombare nell disperazione è rifiutare ogni tipo di esperienza, e il romanzo è senz’altro un modo di fare esperienza.
La mente che sa capire la buona narrativa non è di necessità quella istruita, ma la mente sempre disposta ad approfondire il proprio senso del mistero attraverso il contatto con il mistero.
Qualsiasi disciplina può aiutarvi a scrivere: la logica, la matematica, la teologia, e senz’altro e in special modo il disegno. Qualsiasi cosa vi aiuti a vedere, qualsiasi cosa vi induca a guardare. Lo scrittore non dovrebbe mai vergognarsi di guardare fisso le cose. Non c’è nulla che non richieda la sua attenzione.
* Stralci tratti dal libro di Flannery O’Connor, edito da Minimum fax. Assolutamente da leggere!